DALLA TELA AI MONDIALI, LA PIZZA CON IL CUORE IN KENIA. CE NE PARLA MONICA PAOLETTI

DALLA TELA AI MONDIALI, LA PIZZA CON IL CUORE IN KENIA. CE NE PARLA MONICA PAOLETTI

Orgoglio della tradizione italiana, quella napoletana è patrimonio Unesco, spesso viene rivisitata fino alla blasfemia, si parla naturalmente della Pizza, perno centrale di una buona fetta del settore Food. Stimare esattamente quante siano le attività incentrate sulla produzione di pizza in Italia è abbastanza complesso.

Nel 2018 un’indagine condotta da Ristorazione Italiana Magazine stimava che le pizzerie artigianali per asporto e taglio si attestavano intorno alle 28000 unità, mentre i ristoranti/pizzerie erano intorno alle 43000 unità. Cifre importanti soprattutto perché per un’ampia parte sono riferite a micro e medie imprese le quali costituiscono la maggioranza del tessuto produttivo del Paese. Con il contributo di Monica Paoletti, giovane imprenditrice titolare dell’evocativo Pizza su Tela nonché maestra pizzaiola presso Good in Food Academy cercheremo di comprendere meglio le potenzialità che si celano dietro una gustosa fetta di pizza.

Il settore Food si conferma in forte ascesa, i consumatori apprezzano le novità specialmente se ricalcano le esperienze culinarie della tradizione, tu e il tuo staff come gestite l’offerta gastronomica?

Si entra nel cuore dei clienti proponendo qualità, bisogna intuire le esigenze di tutti ma soprattutto aiuta anche anticipare le tendenze all’insegna dell’innovazione e della tradizione. In questo modo riusciamo a garantire un’offerta gastronomica variegata e apprezzabile anche dai palati più esigenti. L’ idea del nome de locale nasce dalla volontà di associare l’arte alla cucina e percepire la pizza come creazione artistica. Ci piace immaginare che la passione che mettiamo quando facciamo la pizza è la stessa che mette un’artista nel realizzare un’opera.

Maestra pizzaiola presso Good in Food Academy, ci parli di questa esperienza?

Sono diventata istruttrice pizzaiola da poco tempo. Ho frequentato diversi corsi e con soddisfazione devo ammettere che è molto bello poter insegnare agli altri il proprio mestiere. Insegno in più corsi, sia in quelli rivolti a professionisti sia in quelli rivolti ai bambini ma soprattutto insegno a persone comuni che vogliono imparare a realizzare una pizza perfetta nell’intimità delle propria abitazione.

Entrando nel tuo locale scopriamo che il termine pizza fa rima con solidarietà, ci parli di questa lodevole iniziativa?

L’iniziativa nasce dalla collaborazione con Wema Onlus, la quale, tra l’altro, propone di realizzare un pozzo per l’accesso all’acqua potabile in un villaggio dek Kenia. A questo proposito ho creato appositamente una pizza a tema dal forte impatto cromatico, infatti i colori della farcitura sono un chiaro riferimento alla bandiera del Kenia. Parte dell’incasso di questa pizza viene devoluto per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati.

Ringraziandoti per la collaborazione ti chiedo, per il futuro quali progetti hai “in forno”?

Il sogno nel cassetto è avviare un nuovo locale ma la sfida più grande ci sarà a breve e mi vedrà protagonista in uno scenario incredibile nella città di Parma dove si terrà la ventottesima edizione dei campionati mondiali di Pizza.