DA INSTAGRAM AD IGERS, VALERIA CASTELLANI CI SPIEGA QUANDO IL SOCIAL DIVENTA REAL COMMUNITY

DA INSTAGRAM AD IGERS, VALERIA CASTELLANI CI SPIEGA QUANDO IL SOCIAL DIVENTA REAL COMMUNITY

Anche nel 2019 numeri in crescita per Instagram, sia in termini di interazioni assolute sia in termini di utenti. Come emerge dal “Global Digital Report 2019” Instagram ha superato il miliardo di profili attivi, valori importanti per uno dei social network più diffusi al mondo che senza particolare difficoltà si sta affermando in Europa Orientale, Russia e Asia Centrale, regioni dove altri social hanno faticato ad inserirsi. A livello globale, l’utenza è equamente distribuita tra maschi e femmine mentre è interessante il dato anagrafico con un’incidenza maggiore di utenti nella fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni.

Analizzando i vari dati statici non emerge però un elemento unico per la categoria, la capacità aggregante di Instagram. Se i social network si contraddistinguono per essere piattaforme telematiche con una forte capacità aggregante in internet e grazie ad internet, Instagram è il primo social network attraverso il quale si è evoluta una community reale oltre che virtuale, il riferimento è ad Igers. Igers inizia ad essere una realtà importante radicata in molti Paesi occidentali e non, Italia inclusa. La presenza di Igers non è solo riconducibile all’instagrammer ovvero all’utente che condivide contenuti, piuttosto parliamo di una realtà organizzata con una vera e propria struttura. Per comprendere meglio l’organizzazione e le potenzialità di Igers esploriamo insieme a Valeria Castellani, referente per il Lazio di Igers Italia, tutto ciò che si nasconde dietro la famosa icona rosso Polaroid.

 

Valeria, quanto è importante l’utilizzo dei social network oggi e come è possibile conviverci in maniera fisiologica?

 

La dinamica social oggi ricopre un ruolo di grande rilevanza, sia per le aziende ma soprattutto per il singolo individuo. Possono ovviamente esserci risvolti negativi nell’utilizzo dei social, come del resto in tutte le cose possono esserci sia pro che contro. Nel raccontare la mia esperienza vorrei concentrarmi esclusivamente sul lato positivo che si manifesta in maniera tangibile attraverso una fruizione del social finalizzata alla condivisione.

L’opportunità del social networking è tutta incentrata nello scambio costante di input e output, che si declina più semplicemente nel parlare ma soprattutto nell’ascoltare.

I social nascono per condividere opinioni, esperienze e creare legami tra persone che hanno interessi comuni o quantomeno simili. Sono utili a coinvolgere e creare senso di appartenenza e se usati nel modo giusto e con consapevolezza posso innescare circoli virtuosi. La community Igers ne è un esempio.

 

Quando nasce Igers e quanto è stato determinante il contributo di Instagram?

 

La community Igers nasce ufficialmente e in modo spontaneo nel 2011 su iniziativa di un utente spagnolo (Phil Gonzalez), oggi conta oltre 520 gruppi sparsi in tutto il mondo.

La rinnovata community di Igers Italia, fondata da Ilaria Barbotti con presidente attuale Pietro Contaldo, è la principale community Italiana dedicata agli appassionati di mobile Photography e, in particolare, agli utenti di Instagram.

Da marzo 2013 è anche Associazione culturale, nata con lo scopo di diffondere e promuovere la cultura fotografica e l’utilizzo consapevole di Instagram e della fotografia mobile come strumento per la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico del nostro paese attraverso l’ideazione di iniziative on-line e off-line sul territorio, anche partnership con aziende, Enti ed organizzazioni. Igers Italia si struttura sul territorio attraverso numerose community locali su scala provinciale, regionale o su aree territoriali omogenee, con la finalità di portare avanti sul proprio territorio i progetti dell’associazione.

 

C’è un nesso che unisce amanti della fotografia e utenti di Instagram?

 

Instagram si posiziona come piattaforma di “distribuzione focalizzata” ovvero in termini tecnici diffonde i suoi contenuti verso un pubblico di nicchia che coltiva interessi specifici. Il contenuto principe è quello visivo (immagine, video e storie), parliamo di un contenuto immediato e di facile “fruizione emotiva” quindi arriva in modo immediato a prescindere. Il bello di Instagram è proprio questo, alcune persone si impegnano molto dal punto di vista estetico ed altre raccontano semplicemente la loro vita, i loro interessi e le loro passioni in modo semplice ma comunque accattivante. Ciò che li accomuna e li unisce è il dialogo.

 

Che cosa è oggi Igers?

 

Oggi Igers è una community che opera privilegiando proprio la community. Il rapporto umano è al primo posto insieme alla scelta di format che diano risalto al territorio attraverso anche i migliori content creator. Il nostro modo di comunicare supera il modello pubblicitario basato sulla persuasione fine a se stessa e persegue l’obiettivo di introdurre un modello basato su relazione e rilevanza. Le principali iniziative messe in campo sono infatti eventi e contest meglio conosciute come iniziative di marketing non convenzionali.

 

Cosa accomuna i membri di Igers?

 

Sicuramente l’utilizzo consapevole di Instagram e delle sue potenzialità con l’obiettivo di raccontare il territorio e le sue bellezze conosciute e meno conosciute anche attraverso gli occhi di chi lo vive ogni giorno e di chi è solo di passaggio ma che sa apprezzarne il valore. La finalità della community Igers è quella di far conoscere i nostri luoghi e creare sinergie, rendere gli utenti consapevoli del patrimonio naturalistico, artistico e creativo che caratterizza tutte le provincie d’Italia, mantenendo vivi i valori. 

 

Quali sono le maggiori attività che l’associazione promuove?

 

Parto con una piccola premessa. Tutte le attività Igers Italia si muovono nell’ottica dello“Storytelling”. La nostra associazione si avvale della nobile arte dello storytelling per raccontare tutto ciò che riguarda un luogo e rendere addirittura molto competitiva una destinazione turistica.

Il racconto deve essere chiaramente avvincente, deve scuotere gli animi e non annoiare, deve sorprendere e riuscire ad essere virale quindi caratterizzato dalla capacità di generare più condivisioni piuttosto che visualizzazioni.

Ogni esperienza deve essere progettata nell’ottica della narrabilità, memorabilità e viralità.

Le community operano sul territorio attraverso due format principali: gli Instameet e gli Instawalk. Gli Instameet nascono proprio come momenti d’incontro tra le community e i soci Igers, sono di vario genere e sono inoltre la manifestazione più positiva della nostra attività esattamente come gli instawalk (passeggiate fotografiche). Il valore aggiunto di queste attività è infatti l’off-line, ovvero dopo esserci relazionati sul social facciamo in modo di creare format con l’obiettivo di incontrarci dal vivo. Da questo percorso sono nate amicizie, rapporti di lavoro, collaborazioni con Enti, Istituzioni, brand e, per i più romantici, anche amori. Porto come esempio la mia community d’appartenenza “Igers Rieti”, la community ufficiale degli Instagramers di Rieti che è nata nel 2015 da un’idea ma soprattutto dall’amicizia tra me e le mie attuali colleghe di lavoro con le quali condivido nella vita e in generale un forte spirito di iniziativa e la passione per lo storytelling. Inoltre sul nostro sito www.igersitalia.it sono attive numerose iniziative dedicate a tutti i soci tesserati comprensive di convenzioni e scontistiche speciali garantite dai nostri partner suddivise per cluster: ospitalità, arte, viaggi e fotografia.

Tutte le attività on-line della community procedono in parallelo nello specifico attraverso challenge, contest nazionali e ricondivisioni degli scatti degli utenti che utilizzano i nostri tag e hashtag.

 

Sei referente Igers per la regione Lazio, quale evento ti piacerebbe portare a termine nei prossimi mesi?

 

A strettissimo giro i nostri referenti di Roma hanno organizzato il secondo evento più importante dell’anno, la tradizionale festa di Natale “ XMASmeet Igers Italia” che come  ogni anno ospita nella capitale tutti i community manager d’Italia in vista del conferimento del “Premio Igers Italia”. Un momento importante, di confronto e scambio produttivo di idee in un contesto disteso e ludico.

La prossima attività sulla quale sto già lavorando è incentrata sul team building, non posso anticipare nulla perchè siamo ancora in fase embrionale, ma posso dirti che coinvolgerà tutti i community manager delle provincie laziali e sarà incentrata sulla condivisione di un’experience poco conosciuta ma di grande impatto.

Quindi seguiteci!!!

Da quest’anno sono membro della commissione formazione, per cui va da se che la gran parte delle attività che avrò modo di far vivere avranno come protagoniste esperienze legate a questo aspetto.

 

Cosa sta diventando Instagram? E’ ancora un social network o sta diventando uno strumento molto più funzionale di quello che si possa pensare?

 

Instagram è sicuramente uno dei palcoscenici di intrattenimento migliori attualmente per le attività economiche, le quali tra l’altro sono i soggetti che possono trarne maggiori benefici se strutturate strategicamente. Lavorando nel settore della comunicazione come Social Media Manager è innegabile che Instagram sarà sempre più un canale utile per svolgere attività di promozione nell’ottica di creazione di network veri e propri. Instagram mi ha dato e continua a darmi la possibilità di entrare in contatto con i migliori operatori del settore. Di base c’è una grande voglia di sperimentare, una forte curiosità e la costanza nel mantenere o creare nuovi rapporti.

 

Ringraziandoti per l’occasione ti chiedo, in un futuro prossimo quale sarà il ruolo di Igers Italia e quale sarà il ruolo di Valeria Castellani nell’immenso mondo di Igers?

 

Stiamo concentrando le nostre skills sulla commissione formazione, per cui immagino di mantenere un ruolo sempre più attivo all’interno di questa nuova commissione. Sono convinta da sempre che Igers Italia sia una realtà unica nel suo genere, ricopre un ruolo molto rilevante in Italia e in quanto tale anche di grande responsabilità per chi ci osserva e crede nella forza del nostro motto #communityfirst.

Per quanto riguarda la mia figura all’interno di questo mondo, dalle mille sfaccettature, mi piacerebbe molto consolidare il mio ruolo di “punto di riferimento”. Voglio continuare a studiare, osservare ed essere parte del cambiamento costante che caratterizza questo particolare ecosistema.